Pesciolini

Pesciolini

mercoledì 7 ottobre 2015

Sleep and Song






Il maschio va prima capito e poi accarezzato

Gli uomini sono più meccanicisti delle donne. Innanzi tutto hanno sempre paura che voi sul più bello smettiate di voler fare sesso con loro. È un residuo dei traumi adolescenziali, cicatrici lasciate da ragazzine che a un certo punto avevano paura di "essersi spinte troppo avanti" e li piantavano in asso dopo averli illusi che "quella era la volta buona". Perciò i maschi, generalmente, gradiscono che si vada subito al sodo e odiano la suspance. Riescono a gradire i tempi lunghi solo se hanno la certezza assoluta (tipo se avete firmato un contratto scritto con tanto di penale in caso di recesso) che poi, veramente, li toccherete lì fino a farli venire. Se no stanno in ansia, contraggono i muscoli pelvici, si strozzano il punto L e poi non riescono a godere. Se proprio volete fare le cose lente, prendeteli di petto (letteralmente). Fatevi toccare le tette, poi afferrate il loro membro, agitatelo un po' e ditegli: «Adesso ti farò venire quattro o cinque volte, ma voglio farlo con calma che mi eccito di più. Quindi rilassati, respira e lasciami fare che ti insegno la suspense».
Per farlo godere in modo eccessivo dovete comunque considerare che il maschio è meno poetico della femmina, è più teso e quindi ci vuole un po' di tecnica. Eccovi le leggi fondamentali.
1 • Delicatezza. Lui non lo dice ma il suo cosino è ipersensibile e di costituzione cagionevole. Unghie, cerniere e sfregamenti lo mettono K.O.
2 • Ci sono zone che spesso danno fastidio se toccate senza una copiosa lubrificazione (tipo creme o saliva; attente a non usare mai sostanze che possano irritare il pene, è delicato). Soprattutto il glande se accarezzato mentre è un po' appiccicaticcio (cioè né asciutto né lubrificato) può dare sensazioni tipo il suono del gesso che fischia sulla lavagna. Molto fastidioso.
3 • Generalmente l'uomo vive il sesso in modo quantitativo: più parti toccate contemporaneamente (magari seguendo ritmi diversi) più proverà piacere.
4 • Ricordatevi che le due zone di massimo piacere sono sotto le chiappette del glande e tra l'ano e i testicoli (punto L).
Fonte; Sessosublime.it



Big Brother


Beach!







LE prime seghe tra amici!

Si, mi ricordo ancora le prime seghe, l’inesperienza e la paura che avevo quando vedevo che il cazzo mi stava ritto per tanto, troppo tempo e non voleva più scendere. Poi, crescendo un po’ si iniziava a capire e allora giù con dei segoni da favola mentre ci si immaginava chissà che cosa con una ragazzina che magari ti piaceva; ci si immaginava di toccarle il culo o una tetta e già avevi il cazzo duro e pronto a sborrare mentre ora per poco neanche un film porno te lo tira su e c’è bisogno di una ragazza in carne ed ossa.
Arriviamo in terza media: gita con la scuola, quattro giorni in toscana.
Eravamo in 2 per camera ma per fortuna le camere comunicavano 2 a 2 spostando un cancelletto nella terrazza comune e quindi alla sera ci si trovava fin tardi in 4 a guardar la tv, soprattutto certi canali in cui trasmettevano le solite minchiate pseudo porno dove dei pervertiti telefonavano a quelle sgualdrine da 4 soldi in tv.
Però beh, bastava quello e vedevi i nostri pacchi sporgenti dai pantaloni dei pigiami. era bello vedere che tutti continuavamo a guardare e tutti magari ci diciavamo “ma dai spegni che guardi quelle robe?!?” però eravamo tutti un po’ arrapati e con i cazzetti in tiro.
Così la seconda sera/notte uno di noi quattro, quello più coraggioso che faceva calcio e sicuramente aveva più esperienza di noi in queste cose, ci fece una proposta: “ragazzi dai che siam qui, divertiamoci un po’, faciamoci una bella sega di gruppo” 
e noi: “dai che dici ma dai facciam una partita a carte”. ma lui era convinto e continuò a proporci questa sua idea finche non saltai fuori io che dissi: “okay Matteo dai, tanto siamo tra di noi e non lo viene a sapere nessuno. tu prendi il mio cazzo e fai una sega a me, io la faccio a lorenzo, lorenzo la fa a gio e gio a te”. e così, anche se tutti un po’ timorosi all’inizio, si iniziò a spararsi seghe a vicenda. il primo fui proprio io che preso dall’entusiasmo mi tirai giù pantaloni e mutante e iniziai a porgere il cazzetto a matteo che era al mio fianco. 

ovviamente l’atmosfera era molto “tesa” con tutti che si vergognavano un po’ a mostrare il loro affarino.
E cosi Matteo anche se titubante, nonostante fosse stato lui a proporlo, iniziò a prendermi il cazzetto con due dita e a mandarlo su e giù e da quel momento, quasi fossimo tutti sulla stessa lunghezza d’onda, tutti furono senza mutante e con il cazzetto del vicino in mano.

Eravamo tutti in piedi a far una sega al nostro vicino e la posizione non era delle più comode: potete immaginarvi 4 ragazzini di 13 anni che in cerchio in piedi hanno una mano sul cazzo del vicino e si guardano tra loro timorosi... una vergogna, eppure continuammo per quanche minuto senza parlare a menarci gli uccelli e nessuno osava fermarsi per paura di esser deriso.
Ad un certo punto Lorenzo iniziò a non trattenersi più e a urlare di goduria e per me, che gli stavo menando il biccio, fu uno stimolo maggiore per stringere maggiormente il pugno attorno al suo cazzo in tiro e a menarglielo più in fretta; tutto finche non ce la fece più e con un'esclamazione ancora più forte mi sborrò sulla mano. Nello stesso momneto anche io stavo per venire e Matteo che aveva capito che mi mancava poco fece una cosa che mai mi sarei immaginato: si abbassò in ginocchio tra le mie gambe i si mise il mio cazzo in bocca iniziando a leccarlo come un gelato. lì io non capii più niente e smisi di far la sega a lorenzo che ormai aveva goduto e presi la testa di Matteo tra le mani e muovendogliela a un ritmo forsennato gli sborrai dritto in gola.
Questo fu l’incipit che fece sborrare tutti e sborrammo tutti addosso a Matteo che era al centro del nostro cerchio; una scena incredibile, soprattutto per noi che avevano solo 13-14 anni e che certe cose le avevamo viste si e no fare in qualche film porno.
A questo punto eravamo tutti un po’ su di giri ma ci vergognavamo un po’ della situazione che si era venuta a creare. fu proprio Matteo, che a mi aveva messo il cazzo in bocca e che si era sporcato della nostra sborra, a tirarci tutti fuori dall’imbarazzo e iniziò uno dei suoi discorsetti, che da secchione della classe quale era, tutti si misero ad ascoltare: 
“ragazzi dai, ci siamo divertiti no? almeno a me sembra di aver ricevuto un po’ di sborra e quindi qualcuno si è divertito un pochettino”. Eravamo ovviamente tutti un po’ ammutoliti e accennammo a un segno di si con la testa “dai, non è successo niente, abbiamo passato qualche momento di dolce follia e ci siamo divertiti insieme e non importa se siamo tra maschi, è successo e basta. l’importante è avere i cazzi che funzionano e mi sembra di averli visti tutti funzionanti”. a quel punto tutti sorridemmo alla battuta. “l’importante è che i cazzi funzionino e che quando saremo con le nostre ragazze loro li sappiano apprezzare”. Questo bastò a tranquillizzarci e a farci riprendere dalla situazione; poi tornammo nelle nostre camere e ci facemmo una doccia ristoratrice e ci mettemmo a dormire.
Appena svegliato le mattina successiva trovai sul cell, che a dir la verità non avrei dovuto avere, un messaggio di Matteo che dormiva sulla camera a fianco che diceva: “scusate per ieri sera, per il fatto di aver preso il cazzo in bocca. Non sono gay, solo che mi son fatto coinvolgere un po’ troppo. Non dite niente a nessuno. Deve essere un nostro segreto”.





iN Campeggio!

Andavamo tutti gli anni al campeggio estivo, e ogni volta mi divertivo molto a frequentarlo.
Dormivamo in tenda, e facevamo molte conoscenze con ragazzi che venivano da tutta la regione.
Quell'anno la tenda mia e di Andrea, mio compagno di classe dall'asilo, era vicina alla tenda di Luca e Nicola, due ragazzi che venivano da un paese non molto distante dal mio, ma che non avevo mai visto.
Restavamo al campeggio 3 settimane, e passata la fase iniziale facemmo subito amicizia con Nicola e Luca.
Luca biondo, abbastanza alto, con capelli medio/lunghi, occhi azzurri, carino e fisico sportivo.
Nicola moro, con una bella chioma ribelle, molto carino anche lui, poco meno alto di Luca e altro fisico sportivo!
Ogni sera erano organizzati dei tornei di giochi o degli intrattenimenti; ma una sera decisi di non partecipare e restarmene in tenda a sfogliare un giornaletto porno che avevamo recuperato il giorno prima.
Andrea partì per andare a fare i giochi lasciandomi solo.
Mi ero già fatto diverse seghe, ma non mi era mai capitato in mano del porno, e solo a guardarlo il cazzo mi diventava duro; avevo aspettato il momento che Andrea se ne andasse per tutto il giorno: potevo finalmente menarmi il pisello davanti al mio giornaletto!
C'erano donne nude con le tette enormi strizzate tra le mani, e altre foto di ragazze che succhiavano cazzi o donnine con la faccia coperta di sborra.
Mi stavo segando appassionatamente, quando Nicola entrò di scatto nella tenda e mi sorprese col pisello in mano.
Lo nascosi subito sotto le coperte, ma ormai mi aveva già visto benissimo.
Era un po' perplesso in volto, non se l'aspettava; ma subito mi prese dalle mani il giornaletto e, fissandolo, chiamò Luca: "hei Luca, vieni a vedere cosa ho trovato da quel maiale del nostro vicino!".
Arrivò subito anche il biondo, che visto il giornaletto alzò lo sguardo e vide la forma del mio cazzo spuntare sotto la coperta.
Entrambi avevano capito la situazione, e io non sapevo proprio cosa fare.
Ruppe il silenzio Nicola: "Ma ti stavi sparando una sega?"
"Si", risposi.
"Possiamo unirci? non abbiamo porno noi in tenda!"
Naturalmente accettai, e i due si sedettero affianco a me.
Mi feci coraggio e, sfogliando il giornalino, continuai a segarmi da sotto le coperte.
Anche loro tirarono fuori i cazzi, ma allo scoperto, altro che copertina come me!!
Luca ce l'aveva un po' più grosso di Nicola, ma erano tutti e due comunque enormi! almeno 16 / 17cm, che per quell'età sono tanti!
Il mio era un po' più piccolo, 15 / 16 penso, ma la situazione eccitante mi faceva fare bella figura.
Mi piacevano quei due ragazzi, e più che il giornalino mi segavo guardando i loro cazzi.
Anche loro facevano lo stesso, al punto che il giornalino era chiuso per terra e nessuno se lo cagava più.
Luca, che era più vecchio di me e Nicola di un anno, si spostò e si mise tra me e Nicola, girato al contrario rispetto a noi.
Si mise in ginocchio e cominciò a succhiare il cazzo di Nicola, poi anche il mio.
Succhiava un po' e un po', e mi piaceva in una maniera assurda.
Nicola lo prendeva per i capelli e gli schiacciava la testa contro il suo cazzone, sempre più violentemente, mentre io lo lasciavo lavorare come preferiva.
Ci spogliammo tutti e tre completamente nudi, e Luca, smettendo di succhiare, venne da me e mi porse il cazzo in bocca.
Lo presi tutto, e mi piaceva un sacco! Non ne avevo mai toccato uno che non fosse il mio, ma succhiarlo mi piaceva a bestia!
Lo vedevo godere e vedevo Nicola eccitarsi sempre di più.
Luca si staccò dalla mia bocca, e dopo aver limonato Nicola gli aprì le gambe e iniziò a leccargli il buchetto,
Nicola stava sdraiato sotto Luca, che aprendogli le gambe e portandogliele alte, iniziò ad incularlo.
La situazione era troppo eccitante, così mi alzai e misi il pisello in bocca a Luca, che con due succhiate mi fece venire mentre si inculava il moretto.
Sborrai in faccia al biondo, godendo come un matto.
Mi misi a guardare i loro fisici a "atleti" e i loro addominali, mentre il biondo inculava il moro e gemevano, e il mio cazzo diventò presto duro un altra volta.
Volevo provare anche io, così luca, con il mio sperma ancora in bocca, mi lasciò il posto.
Inculai Nicola per 2 o 3 minuti, fino a quando luca mi disse di smettere.
Nicola si sdraiò a terra, e Luca gli sputò in bocca tutta la mia sborra e si fece fare un pompino, senza però che Nicola ingoiasse il mio sperma.
Mentre il Biondo fotteva la bocca del moro già traboccante della mia sborra, feci io un pompino a Nicola, che aveva solo preso cazzi!
Mi sborrò in bocca, e sotto ordine di Luca sputai anche io nella bocca di Nik.
Dovevo sborrare per la seconda volta, e Luca doveva venire: ci segammo velocissimi e riempiemmo la bocca di Nicola, che aveva ormai due mie sborrate, la sua che gli avevo sputato e la super sborrata di Luca, che lo coprì con 8 schizzi di sperma caldissimo.
Mandò giù tutto, e sotto ordine di Luca gli leccai via i resti di sborra che aveva sulle labbra, sulle guance e tra i capelli.
Era la 3 notte di campeggio, di un campeggio che sarebbe durato 21 notti!!
Non vi dico quanto ci divertimmo!.












giovedì 1 ottobre 2015

Il porno nella vita sessuale!

Una copia sana ed intelligente sa divertirsi e trarre insegnamento dalla pornografia in generale. L'intelligenza è quella di capire la trasposizioneingigantita ed esasperata della pornografia come un modo per stimolare la fantasia e contaminarsi con spunti altrui. La partita si gioca quindi sul piano del non confronto; se la donna inizia a paragonare il proprio seno normale, non privo di difetti come è giusto che sia, con quello gigantesco e perfetto dell'attrice hard di turno, ha perso in partenza. Così come il maschio non deve immaginare di paragonare il proprio bene con quello dell'attore superdotato avvidero. Entrambi i segnali, le tette enormi ed il pene gigantesco sono dei richiami fantastici e quasi onirici ad un mondo di sogno, quasi fumettistico, nel quale i immergersi e perdersi completamente, essendo per un attimo il lui o la lei che vediamo sullo schermo. L'esagerazione del porno amplifica le nostre fantasie e le nostre sensazioni, regalandoci esperienze nuove e stimolanti.








La prima volta per i maschi!

Dove infilo il mio pisello? Senza tanti giri di parole, questo si chiede il 99% dei ragazzi in vista del primo rapporto. L'istinto sessuale dice loro di doverlo "infilare" da qualche parte nel basso ventre delle ragazze. Ma dove, esattamente? Avrai visto tanti film porno, ma li tutto è facile, lei è collaborativa, c'è tantissima luce. Lei invece molto probabilmente sarà imbarazzata, vorrà l'oscurità. E quindi, dove trovo l'apertura? In mezzo alle sue gambe? E se confondo l'ano con la vagina? E quanto devo spingere?

Allora, con calma, vediamo i punti salienti del primo rapporto sessuale, nell'ottica dei maschietti. Tutti sappiamo che il pene va introdotto in vagina. Questo cosa significa? Significa che il vostro amico, dopo aver raggiunto un'erezione sufficiente a dargli abbastanza rigidità, va dolcemente avvicinato al pube di lei, vale a dire in mezzo alle sue gambe.
Dico "dolcemente avvicinato" perché con ogni probabilità la vagina della tua ragazza non sarà aperta come una galleria in attesa che gli infili il pisello dentro. Se anche lei è inesperta, il passaggio sarà più o meno chiuso dalle piccole labbra. Queste ultime vanno fatte schiudere con dolcezza (hai presente "apriti sesamo"?) e con grande pazienza. La parte più importante dell'atto sessuale (nell'adolescenza ma anche oltre) si costruisce in questo momento, nella bravura, sensibilità e creatività dell'uomo nel preparare la donna al rapporto sessuale.
Ancora più in dettaglio, se per l'uomo è indispensabile il raggiungimento dell'erezione, per la donna è fondamentale il fenomeno della lubrificazione. In pratica le sue ghiandole secerneranno una sostanza gelatinosa e scivolosa che ha appunto il compito di rendere "dolce" l'apertura delle piccole labbra ed il successivo "su e giù" del pene all'interno della vagina.
Ragazzo, tieni bene in mente: non tentare mai la penetrazione se la tua partner non è sufficientemente lubrificata! In nove casi su dieci i tuoi tentativi di penetrazione provocheranno dolore in lei (sicuramente) e forse anche in te. In breve capirete che il rapporto non è possibile e ci sarà un contraccolpo psicologico.
Trova invece il modo di valutare spesso (due volte al minuto, per capirci) il grado di lubrificazione della sua patatina (per capirci, quando diciamo "bagnata"). All'inizio non avrai altro modo che usare le dita. Poggiale delicatamente sulle grandi labbra e, come fosse un fiore, esercita una minima pressione, descrivendo un movimento "su e giù" di un centimetro circa. In pratica, stai cercando di capire se appena sotto la superficie c'è il liquido lubrificante oppure no. Quando è abbondantissimo, non hai neppure bisogno di esercitare pressione con le dita, ma ti bagnerai non appena poggiata la mano sulle grandi labbra. Quando sta iniziando a prodursi, invece, devi esplorare appena sotto la superficie, per accorgertene. Appena sotto, mi raccomando, e senza premere forte o a lungo, altrimenti rischi di infastidirla.
Una volta che avrai preso esperienza, questa stessa operazione potrai condurla direttamente con la punta del pene, anziché con le dita.
Quando avrai finalmente trovato che "si è bagnata" a sufficienza (vedremo in futuro come agire se questo non accade dopo un po' di tempo) puoi procedere con la penetrazione vera e propria.
Per semplici motivazioni fisiologiche, la parte più bagnata, morbida ed accogliente della sua vagina si trova "in basso" (ovvero più vicina all'ano). Punta delicatamente il pene in quella zona, e fallo risalire dolcemente verso l'alto, aiutandoti con la mano o con la rigidità stessa del membro. Fai così su e giù un po' di volte. Ogni volta che vai dal basso in alto, aggiungi un lievissimo movimento a spingere in dentro. Osserva se la sua apertura si sta schiudendo. Se ti sembra di si, puoi spingere un po' più a fondo.
Fai entrare tutto il glande (la "testa" del pene). Non spingere in fondo tutto insieme. Lasci che anche lei si abitui a questa nuova sensazione. Non c'è fretta. Piano piano, inizia il classico movimento dentro-fuori del pene, senza mai uscire dalla vagina. Ci siamo. Il rapporto sessuale è iniziato! Ce la stai facendo!








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