Pesciolini

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martedì 8 settembre 2015

Sport, Sesso e Masturbazione!!

La domanda che da sempre si pongono gli uomini, e forse più gli adolescenti, è questa: la masturbazione o l’attività sessuale influiscono negativamente sulle prestazioni fisiche?
Per molto tempo si è vissuto con la convinzione che la risposta fosse sì: la masturbazione prima di una competizione sportiva diminuisce le performance. E molti preparatori atletici, sia in ambito professionistico che dilettantistico, consigliano ai propri atleti di evitare qualsiasi atto sessuale prima di un evento, convinti che ciò possa causare ripercussioni negative sul fisico, quali diminuzione energetica, calo di concentrazione e vigore nell’allenamento. Ancora oggi si sente parlare di allenatori che prima di match importanti vietano la masturbazione e il sesso: alcuni sono ottimisti e fiduciosi che i propri atleti recepiscano l’appello invocato solo a parole, mentre altri si dimostrano più diffidenti, tanto che prevengono eventuali ‘scappatelle’ organizzando un paio di giorni di ritiro pre-gara lontano dai partner, per esser sicuri della totale diligenza dei propri atleti. Insomma, si tenta qualsiasi espediente per cercare di mantenere alta la concentrazione e la preparazione psico-fisica, facendo attenzione ad ogni minimo dettaglio così da non aver nessun rimpianto nel caso di una delusione sul campo.
Da qualche anno però è stata dimostrata l’inconsistenza di questa tesi e la risposta alla domanda d’apertura è stata capovolta: la masturbazione e il sesso non influenzano negativamente le prestazioni fisiche, anzi, i suoi effetti possono essere addirittura positivi. Ciò lo ha provato un recente studio americano che ha evidenziato come un’attività di masturbazione o sessuale produca un dispendio energetico pari a qualsiasi altra attività quotidiana, tra le 150 e le 300 calorie, cioè tanto quanto si consuma facendo qualche rampa di scala per salire in ufficio o una camminata per raggiungere la fermata del bus. Non ci sono perciò eccessivi squilibri fisici tali da inficiare negativamente una prestazione fisica, anche perché le energie spese possono essere tranquillamente recuperate e compensate con una buona dormita. Al contrario, la limitazione o la repressione del desiderio di piacere potrebbero causare ‘problemi’ come nervosismo, assenza di concentrazione e tensione, più o meno collegati all’attività che dobbiamo svolgere. Inoltre non solo il sesso non crea ripercussioni sensibili, ma può comportare anche qualche – seppur non salvifico – beneficio, come la riduzione del livello d’ansia, grazie al rilascio di certi neurotrasmettitori, oltre ad un miglioramento delle funzioni cardio-vascolari, muscolari e respiratorie ed infine si possono ottenere effetti positivi sul sonno, migliorandolo e aumentandolo fino alle 8 – 10 ore consigliate. Gli inconvenienti o i problemi che potrebbero sorgere masturbandosi o facendo sesso sono più che altro di natura psicologica, in particolare per quanto riguarda il coinvolgimento emozionale, perché il seguire o meno i propri istinti può determinare comportamenti o stati d’animo che indirettamente influiscono sul risultato finale.
Ovviamente tutto ciò non autorizza ad avere attività sessuali sconsiderate, anche perché le 8 – 10 ore canoniche di sonno rimangono comunque indispensabili per recuperare quelle energie necessarie per compiere una performance degna delle aspettative. Sesso sì, ma senza eccessi. Così come una sana attività sessuale comporta benefici al fisico, allo stesso modo anche una corretta pratica sportiva contribuisce ad un miglioramento delle prestazioni sessuali, per via di un aumento delle endorfine circolanti, con conseguente miglioramento dell’umore, insieme all’aumento della produzione di testosterone, che equivale a maggior forza. Quindi esiste un rapporto biunivoco tra sesso e sport che avvantaggia ambedue le pratiche, come se si entrasse in una sorta di circolo virtuoso del benessere dal quale ne traggono giovamento sia il fisico che la mente.





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