Pesciolini

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giovedì 13 agosto 2015

Carezze"

Scusate ma non ho resistito. "Carezza penica" mi fa troppo ridere. D'altra parte tutte le altre parole hanno un suono troppo volgare. Visto che il maschio è così quantitativo, eccoti alcune tecniche particolari di masturbazione che ti potranno rendere l'idea di come indirizzare la tua ricerca per giungere a una manualità da Perfetta Seduttrice. Dire che il maschio è un materiale non vuole comunque dire che non abbia sensibilità poetica. Se al momento opportuno gli scocchi lo sguardo giusto lo puoi trapanare da parte a parte e ridurgli il cuore in bollicine. Ma questo può essere moltiplicato per dieci se, intanto, gli stai facendo qualche cosa di tecnicamente ineccepibile. I maschi sono sempre affascinati dalla tecnica. Perciò vediamo queste benedette tecniche.

La racchiusa
Prendete il pene con entrambe le mani disposte come due panini che racchiudono una salsiccia. Poi sceccherate. Lubrificare è meglio.

Il pizzicottino
Si prende la pelle della zona sensibile sotto le chiappette del glande tra l'indice e il pollice come in un lievissimo pizzicotto e ci si limita a spostarla in su e in giù per un centimetro. Se si vuole esagerare si frizioni con l'altra mano la zona tra ano e testicoli (punto L).

La cravatta
Si forma un cerchio tra l'indice e il pollice e si prende il membro all'altezza dell'attaccatura del glande, un po' sotto; di modo che il punto più sensibile sia toccato.     
Poi si muove questo "colletto" facendolo ruotare intorno, senza andare in su e in giù.
Quando inizia a urlare, continuate (in questa tecnica è fondamentale una buona dose di crema fluida anallergica come lubrificante).

La stretta
Ogni tanto, qualunque cosa stiate facendo, provate a stringere forte la sua asta. Se uggiola è un buon segno.


La classica
Impugnate saldamente il pene al di sotto del glande; in modo tale che muovendo la mano verso l'alto la pelle; scorrendo; vada a ricoprire il glande stesso, senza che le vostre dita lo accarezzino direttamente (che è sensibile).
Muovete la mano verso l'alto aumentando leggermente la stretta e tirando un poco (come nella mungitura).
Tirare leggermente è bene perché sollecita il punto L. La stretta dovrebbe essere come quella che si usa dando la mano per salutare.
Il piacere aumenta se il polpastrello del dito indice (o del rovescio) muovendosi friziona il punto sensibile sotto le chiappette del glande.
Ovviamente questa tecnica si presta a diverse varianti. La presa può essere più leggera, anche quasi impercettibile. Invece di tirare verso l'alto e stringere salendo, si può fare al contrario, in questo caso avendo l'accortezza di finire ogni discesa dando un colpetto col taglio della mano (il lato del dito indice se la presa è rovesciata) alla base del pene, sotto, di modo da solleticate il punto L.

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